Metodo Bonori per sclerosi multipla, Parkinson e malattie neurodegenerative
Il Metodo Bonori: Un Approccio Olistico per il Benessere dell’Organismo Intero
Benvenuti nella pagina dedicata al Metodo Bonori, un approccio innovativo che mira a promuovere il benessere dell’intero organismo agendo su sistemi fondamentali come quello miofasciale, energetico e circolatorio. Il nostro metodo unico combina l’applicazione mirata di onde d’urto con la stimolazione riflessa plantare e quella di specifici punti di agopuntura, sfruttando l’intricata interconnessione del corpo umano.
Il Nostro Approccio Innovativo si Basa su Tre Pilastri Fondamentali:
Onde d’Urto sul Sistema Miofasciale: Rilasciare le Tensioni per un Corpo Più Libero Il sistema miofasciale, una rete continua di tessuto connettivo che avvolge e interconnette ogni parte del nostro corpo, gioca un ruolo cruciale nella postura, nel movimento e nella percezione del dolore. Tensioni e aderenze all’interno di questa rete possono causare disfunzioni e limitazioni. L’applicazione di onde d’urto mirate può aiutare a:
Rilasciare le restrizioni fasciali: Le onde d’urto possono rompere le aderenze, migliorando la mobilità e riducendo la rigidità soprattutto nelle persone con spasticità muscolare di varia origine come nei malati di sclerosi multipla e Parkinson. Questa liberazione in una zona può avere effetti benefici a distanza grazie alla natura interconnessa della fascia.
Migliorare la propriocezione: Stimolando i numerosi recettori sensoriali presenti nella fascia, le onde d’urto possono affinare la consapevolezza del corpo nello spazio, migliorando l’equilibrio e la coordinazione.
Stimolazione Riflessa Plantare: Un’Onda di Benessere che Parte dai Piedi La pianta del piede è una zona ricca di terminazioni nervose e punti riflessi collegati a diverse parti del corpo. La stimolazione di queste aree con le onde d’urto può innescare risposte riflesse sistemiche attraverso le vie nervose. Sebbene la ricerca stia ancora esplorando appieno i meccanismi coinvolti, si ipotizza che questa stimolazione possa influenzare:
Il sistema nervoso autonomo: Agendo su specifici punti, si potrebbe modulare l’attività che regola funzioni involontarie come il battito cardiaco, la digestione e la risposta allo stress, contribuendo a un equilibrio fisiologico generale.
La neuroplasticità: La stimolazione ripetuta potrebbe favorire cambiamenti adattativi nel sistema nervoso centrale, potenzialmente influenzando la percezione del dolore e la funzione motoria.
Stimolazione dei Punti di Agopuntura: Armonizzare l’Energia Vitale per il Benessere Globale I punti di agopuntura, utilizzati da millenni nella medicina tradizionale cinese, sono considerati siti specifici lungo i meridiani energetici del corpo. La loro stimolazione con le onde d’urto potrebbe indurre diversi effetti fisiologici supportati da evidenze scientifiche, tra cui:
Rilascio di neurotrasmettitori: La stimolazione può favorire la liberazione di sostanze come le endorfine, note per le loro proprietà antidolorifiche e per il miglioramento dell’umore.
Modulazione del sistema immunitario: Alcuni studi suggeriscono un potenziale impatto della stimolazione dei punti di agopuntura sulla risposta immunitaria dell’organismo.
Miglioramento della circolazione: La stimolazione locale può favorire un aumento del flusso sanguigno.
Un Approccio Sinergico per Benefici Potenziali a Tutto l’Organismo:
Il Metodo Bonori considera il corpo come un sistema unitario dove ogni parte è interconnessa. Agendo contemporaneamente sul sistema miofasciale, attraverso la stimolazione plantare riflessa e quella dei punti di agopuntura, si mira a innescare una cascata di effetti positivi che possono influenzare:
Il sistema energetico: La stimolazione dei punti di agopuntura è tradizionalmente legata al riequilibrio energetico, che a livello biologico potrebbe tradursi in un miglioramento della funzione cellulare.
Il sistema circolatorio: Il rilascio delle tensioni fasciali e la stimolazione riflessa possono favorire una migliore circolazione sanguigna e linfatica locale ma per via riflessa anche la circolazione cerebrale.
Altri sistemi: Migliorando lo stato generale dell’organismo e riducendo lo stress, si ipotizza un potenziale impatto positivo anche sul sistema endocrino e immunitario.
Potenziali Benefici per patologie Neurodegenerative, Degenerative e del sistema immunitario:
Grazie alla sua azione olistica, il Metodo Bonori potrebbe offrire un supporto complementare per persone affette da malattie neurodegenerative (come il Parkinson e la sclerosi multipla) e degenerative (come l’artrite reumatoide). I potenziali benefici potrebbero includere:
Riduzione del dolore e della rigidità muscolare e articolare.
Miglioramento della mobilità e della coordinazione motoria.
Un generale miglioramento del benessere e della qualità della vita.
Importante: Il Metodo Bonori è un approccio complementare e non sostituisce in alcun modo le terapie mediche convenzionali. I risultati possono variare da persona a persona. È sempre fondamentale consultare il proprio medico curante per una diagnosi e un piano di trattamento appropriati
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Il Metodo Bonori: Una Nuova Frontiera nella Neuroriabilitazione per Sclerosi Multipla e Parkinson
Le malattie neurodegenerative come la Sclerosi Multipla (SM) e il Parkinson (PD) rappresentano una sfida significativa per la medicina moderna. Con limitate opzioni farmacologiche per migliorare la qualità della vita a lungo termine, cresce l’interesse verso approcci innovativi e integrativi. In questo contesto, il Metodo Bonori emerge come una soluzione promettente, combinando la terapia d’onda d’urto extracorporea radiale (rESWT) con la stimolazione dei meridiani della Medicina Tradizionale Cinese (TCM).
Un approccio unico e integrativo Sviluppato nel 2017 dal fisioterapista Matteo Bonori, il Metodo Bonori si distingue per la sua capacità di integrare la stimolazione del sistema miofasciale con principi della TCM. Questo approccio mira a migliorare la funzione fisica e il benessere emotivo dei pazienti, agendo su punti chiave del corpo come ST36 (Zusanli), LI4 (Hegu) e KI1 (Yongquan).
Lo studio clinico: risultati promettenti Un recente studio osservazionale ha valutato gli effetti del Metodo Bonori su 10 pazienti: 4 con SM e 6 con PD. I risultati sono stati sorprendenti:
Sclerosi Multipla: Dopo un anno di trattamento (48 sessioni settimanali), i pazienti hanno mostrato miglioramenti significativi nella qualità della vita (SF-36), riduzione del dolore (VAS), diminuzione della depressione (BDI-II) e aumento dell’equilibrio e della mobilità (Scala Tinetti).
Parkinson: Dopo sei mesi di trattamento (24 sessioni settimanali), i pazienti hanno registrato una riduzione dei sintomi motori (UPDRS) e miglioramenti funzionali, con alcuni che hanno mostrato una riduzione nella scala Hoehn e Yahr.
Un trattamento non invasivo e sicuro Il Metodo Bonori si basa su sessioni di 40 minuti che utilizzano impulsi d’onda d’urto (25.000 impulsi a 10–12 Hz e 2.2 bar) mirati a muscoli e meridiani. Questo approccio non invasivo offre un’alternativa sicura e priva di farmaci per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Prospettive future Sebbene i risultati siano promettenti, lo studio presenta alcune limitazioni, tra cui il piccolo campione e l’assenza di un gruppo di controllo. Tuttavia, il Metodo Bonori apre la strada a nuove possibilità nella neuroriabilitazione, con potenziali applicazioni anche in ambito sportivo e preventivo. Studi futuri, con campioni più ampi e biomarcatori molecolari, potrebbero confermare e ampliare questi risultati.
Conclusione Il Metodo Bonori rappresenta una nuova frontiera nella gestione delle malattie neurodegenerative, offrendo speranza a pazienti con SM e PD. Con il suo approccio integrativo e non invasivo, potrebbe rivoluzionare il modo in cui affrontiamo queste condizioni, migliorando la qualità della vita e il benessere globale dei pazienti.
Autori dello studio: Matteo Bonori, Giovanni Galli, MD, Nicola Gennari, Sara Sudati, Giselle Pentón-Rol, MD, PhD Pubblicazione: Journal of Neurodegeneration and Neurorehabilitation DOI: 10.31579/2692-9422/010